Il carrettiere |
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Pagina 2 di 2 Abbigliamento e accessori Indossavano dei pantaloni di cotone grigio-blu di frustanna, un cotone spesso (fustagno?) e portavano sempre un fazzoletto da naso grande a quadri grigi. Intorno alla vita avevano la scirpa, una fascia di rete metà verde e metà rossa, con le frange, che avvolgevano intorno alla vita due volte, sui pantaloni, e si legava alla fine formando un fiocco verde e rosso. La camicia era di cotone spesso blu con righine sottili bianche con il collo alla coreana, la blus, che era anche quella che portavano i contadini. I cavalli d'inverno portavano sempre una cuffia di lana che copriva anche le orecchie e quando si fermavano, ed erano sudati, si coprivano con una coperta di lana. D'estate portavano una cuffia di cotone pesante che lasciava scoperte le orecchie, per ripararli dal sole. I carrettieri avevano i loro ombrelli caratteristici, che erano grossi il doppio degli altri, erano tutti a quadroni grossi e colori vistosi, rossi o blu, ed erano grandi perché quando pioveva, loro generalmente camminavano a piedi, dovevano coprirsi bene: non si bagnavano perché l'ombrello era grande e a trama fitta. Per il viaggio portavano il barlet, (quello che usavano anche in pianura per portare l'acqua alle mondine) una botticella che teneva 4/5 litri di vino. Quando andavano a caricare il vino si facevano riempire il barlet, ma solo di vino, mai d'acqua. Tutti i carrettieri avevano la frusta che si chiamava fuet, ogni tanto gliele davano, oppure la usavano quando i cavalli dovevano fare uno sforzo fuori dal normale, tipo la salita della bricca, facevano schioccare la frusta per incitarli e i cavalli sapevano che dovevano tirare se no poi la prendevano sulla schiena. Tutti i carri avevano il casiot, un cassetto per gli attrezzi. C'era il fusset (falcetto) che serviva per ogni evenienza. |
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